9.11.06

Progetto scuola

La nostra proposta scolastica segue le direttive del Comitato Interregionale delle Venezie.
Le attività proposte nella scuola primaria di 1° grado e 2° grado possono essere riassunte così:

tratto dalla proposta CIV per le scuole


Sensibilizzazione al gioco del Rugby
Contenuti e linee operative


INTRODUZIONE
L’incontro tra la Scuola ed il Rugby va ricercato e favorito con la consapevolezza che queste due "entità" possono essere estremamente utili l’una per l’altra: la
collaborazione del tecnico con la Scuola deve essere finalizzata al raggiungimento degli obiettivi della Scuola stessa (contributo alla formazione del Cittadino).


Il Rugby è uno sport di emozioni, di cooperazione, di contatto: ciò lo rende uno strumento formativo potenzialmente eccezionale, ma come ogni strumento va usato correttamente, avendo chiari gli obiettivi che si intende perseguire ed il metodo con cui si vuole lavorare.


Il Comitato Interregionale delle Venezie intende mettere a disposizione di tutti i Tecnici che intervengono in ambito scolastico le esperienze maturate in questi anni a livello regionale e nazionale.
Il Progetto di Attività sperimentato dal CIV ha dato ottimi risultati in termini di partecipazione e di coinvolgimento dei ragazzi/e che vi hanno partecipato e degli insegnanti: è interesse del CIV che l’attività nelle Scuole del Triveneto si svolga seguendo le linee operative qui esposte.

PREMESSA
Il Tecnico che interviene in ambito scolastico svolge funzione di Educatore: il suo
atteggiamento e la sua proposta devono conformarsi a questo principio
fondamentale.
L’educatore deve porre particolare attenzione a:

  1. Capacità di gestione di un gruppo di ragazzi/e e delle dinamiche che si sviluppano al suo interno;
  2. Capacità di fare una proposta che sia adatta al gruppo con cui si sta lavorando e che vada incontro al vissuto dei ragazzi/e.

L’azione educativa si pone i seguenti OBIETTIVI:
Sviluppo della consapevolezza/coscienza di sé
Sviluppo della collaborazione/cooperazione.

METODOLOGIA
L’attività di sensibilizzazione deve favorire:

  1. Libertà di espressione: l’educatore propone gli esercizi evitando di mostrare quale sia il modo "giusto" per eseguirli;
  2. Ritmo: l’attività deve svolgersi a ritmo sostenuto e con la giusta
    alternanza di movimento e riposo;
  3. Concentrazione: l’attività richiede per tutta la sua durata la piena "presenza" di chi la svolge e la disponibilità a recepire ciò che viene proposto dall’educatore;
  4. Sospensione del giudizio: il modo di svolgere gli esercizi proposti è comunque giusto perché ognuno li interpreta a seconda della propria personalità, con l’unica condizione che ciascuno si metta effettivamente in gioco e sia concentrato su ciò che sta facendo.

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